“Incocca la tua freccia, svuota la mente, concentrati e tira”.

Il tiro con l’arco è una disciplina davvero affascinante! È il modo di ritrovare l’eredità di un gesto antico di millenni, elementare ma tremendamente efficace. È scoprire la bellezza del volo della freccia, sperimentando durante questo attimo brevissimo ma infinito la sospensione dei sensi.

Uno Sport per Tutti.

Come la maggioranza degli sport per persone con disabilità, il tiro con l’arco comincia originariamente come attività di riabilitazione e ricreazione. Questa disciplina rafforza e sviluppa parecchi muscoli e richiede coordinazione, senso dell’equilibrio, destrezza e concentrazione, qualità che vengono incrementate con la pratica costante.

Quali sono le disabilità fisiche che permettono di praticare il nostro sport? Atleti paraplegici, atleti tetraplegici, atleti amputati, atleti non vedenti. Uno degli aspetti più belli di questa attività è dato dalla integrazione assoluta degli atleti disabili con gli atleti normodotati, potendo prendere parte agli stessi circuiti di gare e con le stesse possibilità di graduatoria: tirare con l’arco da una carrozzina o in piedi non costituisce una differenza ai fini dell’abilità e della precisione, l’unico limite è posto dalla forza di volontà e dal desiderio di affermazione, qualità queste che non hanno necessariamente un riscontro di tipo fisico. Il tiro con l’arco è l’unica disciplina Olimpica che pone tutti gli atleti sullo stesso piano. Atleti Paralimpici e Atleti Olimpici tirano con le stesse attrezzature e sulle medesime distanze. Non vi sono assolutamente differenze di sorta.